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Storia e degustazione di due vitigni simbolo della Sicilia Catarratto&Perricone

gennaio 13th, 2018 Posted by food

“Storia e degustazione di due vitigni simbolo della Sicilia”, Catarratto e Perricone, è l’iniziativa promossa dall’AIS (Associazione Italiana Sommelier). L’evento è curato dal delegato provinciale Francesco Baldacchino e si terrà al Ristorante Terracotta il prossimo giovedì 25 gennaio con inizio alle ore 20.

Un appuntamento unico in provincia, rivolto a tutti gli appassionati e naturalmente ai sommelier e agli operatori del settore enogastronomico. Francesco Baldacchino racconterà la storia di due vitigni simbolo della Sicilia, Catarratto e Perricone appunto, e illustrerà quelle che sono le loro peculiarità. Tanti gli aneddoti, le curiosità e le nozioni specialistiche di cui si parlerà durante l’incontro.

Catarratto è un vitigno bianco presente in tutta la Sicilia, in particolare nella zona di Trapani. Il suo nome deriva dalla caratteristica abbondanza della sua produzione. Una delle varietà che contraddistingue il vitigno è il Catarratto bianco comune di colore giallo paglierino che al palato ha un gusto floreale, sapido e fresco.

Mentre, il vitigno Perricone è un autoctono a bacca nera originario della Sicilia occidentale che a fine Ottocento era il vitigno più coltivato nelle provincie di Palermo e Trapani, dove viene chiamato Pignatello. Quest’ultimo, sinonimo del suo nome principale, probabilmente deriva dalle “pignatidare”, ovvero le terre rosse del Trapanese che venivano chiamate così perché impiegate per la fabbricazione delle pignatte da cucina. Il vino che si ottiene dal vitigno Perricone è di colore rosso rubino e presenta un gusto secco e di corpo.

Dopo la spiegazione seguirà la degustazione analitica di 10 vini e il buffet del Ristorante Terracotta. All’evento saranno presenti le cantine Ferreri, Feudo Montoni, Firriato, Porta del Vento, Castellucci Miano, Caruso Minini, Fazio e Lombardo.

 

Quota di partecipazione € 25 (€ 20 per i soci AIS).

Per info e prenotazioni:

Francesco – 346 085 9585

Ignazio – 338 842 2297

Ristorante Terracotta 0922 29742

eventi@aisagrigento.it

 

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Una masterclass sui vini delle Cantine Fina

dicembre 4th, 2017 Posted by food

Venerdì 8 dicembre, alle ore 20:30, nella suggestiva atmosfera del Ristorante Terracotta, avrà inizio un percorso dedicato al vostro palato con la degustazione dei vini delle Cantine Fina e i relativi piatti da noi abbinati. La masterclass sarà tenuta dal Direttore Commerciale delle Cantine Fina Enrico Salsedo e da Fabio Gulotta.

Dopo la lezione potrete gustare i seguenti vini accompagnati dalle nostre portate:

Kikè Traminer Aromatico dalle note fruttate e fiorate con sentori di spezie anche al palato, abbinato con battuto di gambero rosso, salsa di passiflora e cialda croccante di ceci.

Perricone elegante, con una base tannica solida e morbida, dotato di un buon tenore alcolico e con la caratteristica di una lunga persistenza, abbinato con fonduta di caciocavallo palermitano e zucca agrodolce. Oppure abbinato con risotto alla zucca con fonduta di caciocavallo.

El Aziz dai profumi e dolci sentori che impressionano per la complessità evolutiva che ricorda la frutta bianca molto matura ed essiccata, abbinato con spuma di ricotta e polvere di torrone.

I vini delle Cantine Fina nascono “dal gusto della passione e di quell’uva, frutto di una terra amata e combattuta, che viene sapientemente elevata a vino, grazie alla dedizione del lavoro in vigna. Possiedono il calore familiare e l’esperienza di chi il vino lo ha sempre fatto e lo ha sempre saputo raccontare, ed è in questo modo che si trasmette il carattere ereditato dal territorio e l’armonia degli uomini che quotidianamente ricercano l’eccellenza”, raccontano Bruno Fina e i suoi figli.

Determinante è stato, anche, il lavoro svolto con il grande maestro Giacomo Tachis che ha segnato fortemente la storia delle Cantine Fina, tanto da dedicargli un vino unico (che vedete nella foto), determinato dalle caratteristiche di ciascun vitigno che lo compone e che, naturalmente, sono diverse ogni vendemmia. Un vero e proprio tributo al mio “maestro” del vino, scrive Bruno Fina. Tachis è stato un grande enologo, ma anche uno straordinario umanista e un attento osservatore che ha rivoluzionato la storia dell’enologia italiana.

Il costo della masterclass, degustazione e cena incluse, è di 30 euro. Per info e prenotazioni contattare il numero 0922 29742.

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#PizzaUnesco, a San Pietro la celebrazione della pizza napoletana

marzo 7th, 2017 Posted by eventi, food

Anche la pizza napoletana è candidata a patrimonio immateriale Unesco. Nella Chiesa di San Pietro stasera, martedì 7 marzo, il Parco Archeologico e Paesaggistico Valle dei Templi ed il CUNES ospiteranno, in una serata speciale, l’iniziativa promossa del presidente della Fondazione UniVerdi Alfonso Pecoraro Scanio. L’ex ministro delle Politiche agricole e dell’Ambiente in Italia è infatti fautore della petizione #pizzaUnesco a cui è stata dedicata perfino un centro di raccolta firme permanente davanti al Parlamento europeo a Bruxelles.

Una battaglia per il riconoscimento mondiale dell’“arte dei pizzaioli napoletani” da parte dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura che Pecoraro Scanio porta anche nella Città dei Templi in occasione del Mandorlo in fiore, divenuto da quest’anno il più grande festival dei patrimoni immateriali dell’umanità.

A San Pietro sarà dunque la celebrazione della pizza napoletana, simbolo dell’Italia nel mondo. Le pizze verranno preparate dal maestro pizzaiolo Angelo Pezzello e cotte in un forno a legna per pizze napoletane installato per l’occasione all’esterno della Chiesa. Ammessi solo ingredienti originalissimi e campani: la farina dell’Associazione pizzaioli napoletani, prodotta dal mulino Caputo, pomodori di San Marzano e mozzarella di bufala.

 

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Mandorlo Slow, gli eventi enogastronomici del Mandorlo in fiore

marzo 4th, 2017 Posted by eventi, food

Si svolgerà nella Chiesa di San Pietro il Mandorlo Slow, un ricco programma di eventi promosso dalla condotta di Agrigento di Slow Food, l’associazione internazionale no profit impegnata a ridare valore al cibo in armonia con l’ambiente e nel rispetto di chi produce, diffondendo la filosofia del cibo “buono, pulito e giusto”.

Davanti al sagrato della Chiesa, durante i due fine settimana della festa del Mandorlo, da non perdere il Marcatino Slow: tanti stand con i prodotti agroalimentari di qualità siciliani del mondo del biologico, dei produttori e distributori dei Presìdi. Tutte eccellenze del territorio che raccontano una storia. Ed è così che nascono i Laboratori del Gusto, fiore all’occhiello del Mandorlo slow, momenti di racconto, di conoscenza e di degustazione di alcuni dei prodotti più tipici del territorio agrigentino.

Il programma ha inizio sabato 4 marzo con i Mercatini slow e alle 18 appuntamento con il primo Laboratorio del Gusto: “I prodotti del Parco & la capra girgentana”. Una degustazione dell’olio Diodoros al bicchiere accompagnato dal pane di tumminia; mandorle della Valle e vino Diodoros abbinato ai formaggi di capra girgentana e altri prodotti eccellenti, come la robiola di fattoria Vassallo, il fiocco di neve di Casusko,il ficu di Amantea.

I Laboratori del Gusto proseguono con altri appuntamenti alla scoperta delle preparazioni tipiche della comunità di Realmonte, delle mandorle e degli oli slow, delle birre artigianali, dei vini naturali. Per la partecipazione a “I Laboratori del Gusto” è necessaria la prenotazione (max 40 posti) e un contributo che va dai 5 ai 10 euro a seconda dell’evento.

Ma il Mandorlo Slow è anche occasione di esperienza e di conoscenza per i ragazzi delle scuole. Da lunedì 6 a giovedì 9, ogni mattina alle 11,30, sono in programma gli incontri con gli istituti della provincia dal titolo  “La Dieta Mediterranea, la Salute, il Gusto”. Venerdì 10 marzo alle ore 10 è previsto il seminario “Cibo, Salute, Dieta Mediterranea” per gli istituti alberghieri.

 

 

Il programma del Mandorlo Slow

Sabato 4    Mercato slow (mattina: ore 10-13; pomeriggio: ore 17-21)
I Laboratori del Gusto/ 1 – “I prodotti del Parco & la capra girgentana” (ore 18)

 

Domenica 5  Mercato slow (mattina)
I Laboratori del Gusto/ 2 – “La mandorla e il pistacchio, il dolce e il salato” (ore 19)

 

Lunedì 6    I Laboratori del Gusto/ 3 – “Oli Slow, pani e prodotti da forno” (ore 19)

 

Mercoledì 8   Mercato slow (pomeriggio)

 

Giovedì 9  I Laboratori del Gusto/ 4  – “I prodotti della Comunità del Cibo di Realmonte:
Cuddriruni, Mmigliulata, Coddra cu i sardi” (ore 18)
Mercato slow (pomeriggio)

 

Venerdì 10   “Cibo, Salute, Dieta Mediterranea” – Seminario per gli istituti alberghieri (ore 10)
Mercato slow (pomeriggio)
I Laboratori del Gusto 5/ – “Birre artigianali siciliane” (ore 19)

 

Sabato 11   Mercato slow (mattina e pomeriggio)
I Laboratori del Gusto 6/ – “Vini naturali siciliani” (ore 19)

 

Domenica 12  Mercato slow (mattina)

 

 

Per info e prenotazioni: slowfoodag@gmail.com ; 0922 29742 (Spazio Temenos)

 

 

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Alla scoperta della salama da sugo

gennaio 31st, 2017 Posted by eventi, food

Il ristorante Terracotta, con la partecipazione di Slow Food Agrigento, organizza giovedì 2 febbraio una serata tutta dedicata a un prodotto tipico del ferrarese: la salama da sugo. Si tratta di un prodotto particolare e che richiede una precisa tecnica di cottura.

Un salume antico, caratterizzato da un sapore forte, ma allo stesso tempo suadente e intrigante. La salama da sugo è un impasto di carne suina macinata con vino rosso, sale e spezie (pepe nero, noce moscata, cannella e chiodi di garofano), ogni artigiano poi la personalizza con un nota aromatica particolare. Il prodotto viene stagionato per circa un anno e la cottura richiede particolare attenzione.

Dopo la cosiddetta prova della “piombatura”, viene cotta a immersione adottando la precauzione di tenerla sospesa legandola a un sostegno collocato sopra il bordo della pentola, evitando che tocchi le pareti interne o il fondo. La salama infatti non va forata prima del termine della cottura. Come si produce, gli utilizzi in cucina, le ricette e le tecniche per la preparazione saranno gli argomenti che introdurranno la cena ferrarese alla scoperta di nuovi sapori e combinazioni.

Ai fornelli, gli chef Luca Cataldo ed Enrica Cuffaro. Una serata a quattro mani e un menù che comprende tre portate: antipasto, primo e dolce.

  • Polentina di farina di ceci e salama da sugo
  • Tortelloni di farine di semola di Capeti ripieni di ricotta e borragine con la salama da sugo
  • Torta ferrarese e gelato di ricotta

L’appuntamento è alle ore 20. Max 40 posti. Per info e prenotazioni:  092229742 – 3926869736.

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Abbinamenti in cucina: ad ogni piatto il suo olio d’oliva

gennaio 19th, 2017 Posted by food

Dall’antipasto al dolce. A crudo e in cottura, l’olio extravergine d’oliva è senza dubbio il condimento e l’alimento onnipresente in cucina. Un ingrediente a tutto tondo, di un’importanza fondamentale per la riuscita di un piatto. E finalmente inizia a farsi sempre più largo, anche nel sapere comune, il concetto basilare secondo cui un olio d’oliva non ha mai un profilo standard e che ogni alimento richiama l’olio corrispondente.

Ogni olio d’oliva infatti ha determinate caratteristiche organolettiche e combinandosi con un dato alimento, muta inevitabilmente la sua stessa identità sensoriale e dunque anche la percezione complessiva del piatto. Insomma ogni materia prima vuole il suo olio. Così come ogni piatto richiama il suo vino. Un sapiente accostamento tra l’olio d’oliva, con le sue varie anime espressive, e le diverse materie prime è dunque operazione di capitale importanza nella ristorazione di alto livello.

L’obiettivo del corretto accostamento cibo-olio è esaltare al massimo i sapori e i profumi di un piatto. Ed ecco quali sono gli oli scelti dal ristorante Terracotta per valorizzare al meglio le materie prime. Sono tutti oli biologici siciliani. Di anno in anno, dopo un’attenta selezione tra i prodotti siciliani e la prova assaggio, ne sceglie alcuni tra la grande varietà offerta dalla campagna siciliana.

In cucina. Se lo scorso anno in cucina veniva utilizzata una Biancolilla in purezza, quest’anno – annata terribile in Sicilia, improduttiva o con rese bassissime, a causa delle condizioni climatiche e della mosca olearia– la scelta è ricaduta su una Coratina dell’anno scorso mista a una Biancolilla. Olio prodotto in biologico nelle terre di contrada Carbonia nell’agro di Aragona.  La Coratina è una cultivar resistente, che mantiene il fruttato, caratterizzato inizialmente da un amaro intenso, che con i mesi si addolcisce, e che unendosi alla Biancolilla trova presto l’equilibrio perfetto.

A crudo. Sui piatti a crudo Terracotta utilizza diversi oli a seconda dell’ingrediente principe. Sui legumi è perfetta una Tonda Iblea, prodotta nella zona di Chiaramonte Gulfi. Un olio dal fruttato intenso o medio-alto e dai sentori di carciofo e pomodoro verde.  Sulle carni arrostite una Tonda iblea mista a Moresca. Sul pesce la Cerasuola, prodotta nell’aragonese, completa il piatto con i suoi sentori di erbaceo e di acqua di cottura di cicoria. Alcuni secondi a base di carne richiamano invece la Biancolilla mandorlata, quella scelta da Terracotta è prodotta nella zona di Caltabellotta. Su alcune carni o sulle insalate prediletta una Nocellara in purezza, prodotta a Castelvetrano, esalta il piatto coi suoi sentori di carciofo ed erbaceo e di erba falciata. Solo su alcuni piatti delicati, come alcune insalate o sui crudi di pesce,  la Minuta prodotta a Naso, sui Nebrodi. Un olio leggero  caratterizzato da note floreali.

La regola. Non esiste l’abbinamento perfetto e standardizzato ma esista una regola generale che è quella della similitudine dei sapori. Un ingrediente delicato vuole un olio delicato e leggero. Al contrario una materia prima dal sapore forte richiama un olio intenso e strutturato. In cucina niente è a caso e solo un corretto abbinamento olio-cibo permette agli ingrediente del piatto di esaltare la loro espressività e di generare altre espressioni sensoriali ed emotive.

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Menù di Natale, da Terracotta i profumi della Kolymbethra

dicembre 20th, 2016 Posted by food

La location è già unica: la settecentesca Chiesa di San Pietro di Agrigento e l’ex canonica in cui è sorto il Ristorante Terracotta. A rendere ancora più piacevole una giornata speciale come quella del Natale vi è il menù che Terracotta ha pensato insieme al suo chef Luca Cataldo.

Una combinazione raffinata che racchiude il meglio della cucina naturale, gli esclusivi prodotti provenienti dell’orto adottato da Spazio Temenos all’interno del Giardino della Kolymbethra, nel cuore della Valle dei templi, coi suoi profumi autentici, nonché i prodotti d’eccellenza del territorio siciliano. Insomma, un menù che custodisce l’anima stessa di Terracotta. Non resta che spegnere lo smartphone e assaporare un momento indimenticabile con gli ospiti più cari in una giornata speciale.

 

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Scopri anche il nostro menù del Cenone di San Silvestro.

Per info e prenotazioni: 0922 29742 – 392 6869736. Spazio Temenos – Caffè San Pietro, Via Pirandello, 1 – Agrigento.

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Da Terracotta “CentoCene” per Slow Wine 2017

novembre 24th, 2016 Posted by eventi, food

Spazio Temenos aderisce all’iniziativa nazionale “CentoCene”promossa da Slow Food Italia.  Venerdì 25 novembre al Ristorante Terracotta di Agrigento è in programma una serata speciale all’insegna della cultura slow, alla scoperta dei nuovi vini segnalati dalla prestigiosa Guida Slow Wine 2017. Durante la serata i partecipanti potranno degustare i vini segnalati dalla nuova Guida, suddivisi nelle categorie Vino Slow, Grande Vino e Vino Quotidiano, nonché i vini prodotti dalle aziende riconosciuti con i simboli Chiocciola, Bottiglia e Moneta.

Un evento finalizzato a stimolare la conoscenza delle etichette di realtà emergenti che si affacciano al mercato, oltre che per apprezzare i grandi vini già affermati. Un momento di convivialità che permette di incontrare nuovi soci ed eventualmente di rinnovare l’adesione a Slow Food. La serata si chiuderà con un gioco a premi sulla conoscenza del vino. La degustazione sarà guidata dal presidente Slow Food Agrigento Massimo Brucato e dall’enologo Tonino Guzzo i quali accompagneranno gli ospiti alla scoperta dei 5 straordinari vini della serata, combinati in un menù appositamente studiato.

 

Il menù di Terracotta per CentoCene Slow Wine 2017:
 – Tomino di ricotta, gambero rosso di Mazara, cialda di tumminìa, bottarga e limone
– Polpo ai ferri con cremoso di patate allo zafferano e bieta selvatica
– Maltagliati di perciasacchi, carciofi croccanti e pomodoro secco
– Capocollo di suino nero, finocchio e verza
– Gelato di ricotta e mandorle tostate all’aceto di Marsala

 

I vini in abbinamento:
Peccato di gola Picchetti
Arneis Monch Carbone
Lambruschi Il Maggiore
Le Vigne Di Franca Crismon
Corzano Paterno Chianti 2014
Fay Costa Bassa
Filo Vigne Borgo Casette

 

L’appuntamento è dunque venerdì 25 novembre 2016 alle 20,30 presso il ristorante Terracotta, in via Pirandello 1, ad Agrigento. Si raccomanda puntualità. Il costo della serata è € 35 per i Soci Slow Food e € 40 euro per i non ancora Soci. Il numero di posti disponibili: 40 max. Per info e prenotazioni: Tel. 0922 29742 – 392 6869736.

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È la melagrana il frutto più straordinario dell’autunno

ottobre 6th, 2016 Posted by food, Kolymbethra

Con la buccia rosso brillante ed il sapore dolce e delicato, si vede già a vista che è una di quelle cose buone e giuste del Creato. Senza dubbio uno dei frutti più eccezionali dell’autunno, ricco di importanti proprietà benefiche, soprattutto di antiossidanti. E consumarlo sotto forma di bevanda, come si fa – soprattutto in Sicilia – con le arance, dovrebbe entrare a far parte delle nostre buone abitudini. Ecco perché.

La melagrana è considerato uno dei frutti con più alta proprietà antitumorale, grazie alle sue notevoli quantità di flavonoidi e di altri polifenoli antiossidanti che contrastano l’azione dei radicali liberi. Ricco di vitamine – soprattutto C, E e del gruppo B – e di preziosi sali minerali come il manganese, il potassio, lo zinco e il fosforo, il suo succo è davvero un toccasana per il corpo.

Le proprietà della mela granata favoriscono il sistema immunitario, tengono sotto controllo i livelli di colesterolo, aiutano l’organismo a depurarsi. Un frutto consigliato in caso di acne e di pelle grassa: i suoi nutrimenti contribuiscono alla rigenerazione cellulare e non a caso è ampiamente utilizzato nel mondo della cosmesi per la pelle e i capelli. Che dire, panacea rinvigorente, potente alleato per la salute e la bellezza.

A renderlo un frutto amabilissimo è inoltre la particolare simbologia che lo avvolge. Legato alla mitologia, in particolare alle figure di Venere e Giunone, ma anche al mito di Diana e Persefone, la melagrana è simbolo della fecondità e del matrimonio e più in generale della prosperità. La melagrana, anche nel suo modo di farsi mangiare, simboleggia la voglia di vivere, di assaporare e di cibarsi, in un movimento continuo e sempre in divenire. Spaccare il frutto in due e staccarne gli arilli, ad uno ad uno, velocemente, per portarli alla bocca con le dita appiccicose e rosse di succo zuccherino, come metafora della vita.

 

Tabella melagrana

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Agosto, aperti tutte le sere

agosto 3rd, 2016 Posted by food

Per tutto il mese di agosto il ristorante Terracotta sarà aperto ogni sera dalle 19.00 alle 23.00, compreso il lunedì.
Siamo chiusi a pranzo.

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